La Polonia esporta anche carne suina, bovina, pollame, carne di anatra e oca
Un’altra specialità dell’export polacco è costituita dai serramenti. I valori delle esportazioni di porte e finestre in PVC, alluminio e legno per l'anno 2015, indicano la Polonia come leader europeo. I principali paesi acquirenti delle nostre porte e delle nostre finestre sono Germania, Gran Bretagna e Francia. Le previsioni suggeriscono un ulteriore, dinamico aumento della quota di export per questo settore.
Anche l'industria cosmetica merita attenzione, poiché le vendite sui mercati risultano maggiori di anno in anno. I nostri cosmetici per la cura della pelle e dei capelli, i profumi e gli articoli per il trucco vengono esportati in 130 paesi diversi.
L'industria dell'abbigliamento e l'industria tessile sono altri settori caratterizzati da un ruolo di tutto rispetto nel campo dell'export. Inviamo oltre i confini nazionali indumenti per uomo e donna, come ad esempio: pantaloni, giacche maschili e femminili, calze. Un notevole aumento delle esportazioni viene registrato nel settore della biancheria femminile, compresa quella erotica, i cui distretti di produzione più importanti si trovano nei dintorni di Łódź e di Białystok.
Gli yacht e le imbarcazioni polacche sono altri prodotti della nostra industria apprezzati in tutto il mondo. Sul mercato polacco sono attive circa 1000 aziende dedite alla produzione di yacht e imbarcazioni. Oltre il 95% della produzione di queste imprese ha come destinatari principali i seguenti paesi: Norvegia, Francia, Germania, USA, Olanda e Svezia.
Descrivendo l’export polacco, non possiamo tralasciare l’industria mobiliera, la produzione di autoveicoli e di pezzi di ricambio, la produzione di macchinari, strutture in acciaio, la realizzazione di gioielli e articoli in ceramica, l'industria chimica, farmaceutica, la produzione di articoli per l'edilizia ecc.
I settori costituenti l’export polacco sono centinaia se non migliaia. Le aziende polacche sfruttano al meglio questo periodo favorevole, trovando nicchie su nuovi mercati o, grazie alla buona qualità dei prodotti, occupando il posto delle imprese concorrenti.
Il governo polacco sostiene attivamente lo sviluppo dell'export polacco, fornendo assistenza mediante istituzioni quali gli Uffici Commerciali Esteri, la Camera Economica Nazionale, l'Agenzia Polacca per gli Investimenti e il Commercio, i Centri per il Servizio agli Investitori, l’Agenzia Polacca per lo Sviluppo dell’Imprenditorialità, I Centri Regionali per il Servizio agli Investitori e agli Exporter, la Camera Economica Polacca degli Importer, degli Exporter e della Cooperazione.
Le imprese dedite all’esportazione possono anche contare su enti finanziari destinati a sostenere questo tipo di attività, come la Corporazione per le Assicurazioni dei Finanziamenti per l'Esportazione, il Fondo Polacco per lo Sviluppo, la Banca dell'Economia Nazionale.
L’export polacco, nel corso degli ultimi anni, è cresciuto enormemente
Grazie ai costi di produzione relativamente bassi, al tasso di cambio favorevole dello zloty e all'alta qualità dei prodotti offerti, le aziende polacche hanno cominciato a farsi valere anche sui difficili mercati dell’Europa Occidentale, dell’America Settentrionale, del Giappone, del Medio Oriente e dell'Australia.
Senza dubbio, il maggior fattore di sviluppo per l'export polacco è stato costituito dall'ingresso della Polonia nell'Unione Europea, seguito dall'abolizione di regolamenti e restrizioni. In questo modo, le imprese polacche hanno trovato accesso una grande quantità di nuovi mercati.
La struttura dell’export polacco è molto varia. Tale situazione è da ritenersi quantomai auspicabile, poiché non sussiste il rischio di dipendenza da un tipo di merce o da un determinato gruppo di prodotti.
Nel settore alimentare, la Polonia è un importante produttore di mele, ciliegie, lamponi, ribes nero, mirtilli, carote, cetriolini da sottaceto e pomodori. Anche l’esportazione di funghi champignon, di cui la Polonia è il principale produttore europeo e il maggior exporter al mondo, riveste un importante ruolo nella nostra economia. All’estero, inviamo anche prodotti di pasticceria, gelati, marmellate, formaggi, latte in polvere. La lista dei prodotti alimentari venduti sui mercati internazionali è davvero lunghissima.